Gli aiuti per dormire riguardano una o più azioni (per esempio addormentarsi al seno o al biberon, facendosi cullare, utilizzando determinati rituali) che si rivelano utili per assicurare il sonno al piccolo.
Alcune modalità che sembrano adeguate per un periodo, col passare del tempo possono risultare inefficaci e condizionare qualità e continuità del sonno.
Facciamo un esempio. Un neonato che si addormenta poppando trova nella suzione un sistema efficace per rilassarsi. Un bambino di quindici mesi, che continua ad utilizzare la poppata per addormentarsi, potrebbe rimanere “fissato” a questo particolare metodo di acquietamento e non avere occasione di sperimentare modalità alternative consolatorie, volendo anche più autonome.
Mi rendo conto che l’argomento possa suscitare non poche discussioni e ci tengo a precisare che nessuna modalità di acquietamento è di per sé “sbagliata” anche quando si tratta di bambini più grandi. Il fatto da tenere in considerazione è che alcuni aiuti, a seconda delle età, possono condizionare il sonno del bambino in termini, per esempio, di perdita di continuità.
Ciò che può succedere con l’avanzare dell’età del bambino è che alcuni aiuti rivelatisi efficaci nei primi periodi di vita, ad un certo punto inizino a non essere più in grado di assicurare la stessa qualità del sonno al piccolo. Ossia è facile che accada che il bambino svegliandosi nel cuore della notte richieda per esempio di poppare, essere cullato, essere portato in giro con il passeggino per riprendere sonno.
Ovviamente ci sono bambini di due anni che poppano e continuano il proprio sonno per tutta la notte, senza interruzioni e alcuni che allo stesso modo vengono cullati al momento della messa a letto e continuano a dormire beatamente fino al mattino. Per esperienza, ammetto che sono pochissimi!
Vediamo alcuni aiuti per dormire che con la crescita possono rivelarsi poco utili a favorire un buon sonno.
– Addormentarsi al seno o al biberon
Giorgio è un bambino di 15 mesi. Da neonato è stato abituato ad addormentarsi con un biberon di latte, ma crescendo (intorno ai 6-7 mesi) ha iniziato a chiederne più di uno la sera e la notte uno ogni ora e mezza, per potersi riaddormentare. I genitori hanno così pensato di sostituire il biberon di latte con uno di tisana, per paura che il piccolo si appesantisse con il latte. La sostituzione dei liquidi non ha modificato la situazione notturna dei risvegli. Giorgio ha continuato a svegliarsi ogni ora e mezza e a chiedere il suo biberon di tisana per riaddormentarsi. In questo caso Giorgio ha compiuto una chiara associazione tra sonno e poppata attraverso il biberon, ossia ha manifestato il bisogno del biberon per potersi riaddormentare durante i suoi normalissimi risvegli fisiologici .
– Addormentarsi facendosi cullare
Marta è una bambina di 10 mesi. Fino a circa 6 mesi si è sempre addormentata poppando al seno. Quando la mamma ha deciso di sospendere le poppate notturne, ha trovato come strategia alternativa per farla addormentare quella di cullarla in braccio. Il risultato è stato che Marta ha iniziato a chiedere di essere cullata per sempre più tempo in fase di messa a nanna e durante i risvegli non c’era altro modo di farla riaddormentare se non portandola in giro in braccio. La mamma si sentiva molto affaticata soprattutto perché la bambina cresceva e sostenerne il peso, per anche un’ora di fila, era per lei davvero stancante. Sostanzialmente la situazione di Marta non è granchè differente da quella di Giorgio. Entrambi necessitano di specifiche modalità sia per addormentarsi che per riaddormentarsi durante la notte, modalità che richiedono sempre l’intervento del genitore.
Come interrompere alcune associazioni con il sonno?
1. Variare le modalità di accompagnamento al sonno. Un bambino di 3-4 mesi ha bisogno dell’aiuto del genitore per addormentarsi ed è difficile che da solo riesca ad autoconsolarsi. A questa età possiamo cercare di variare le modalità di accompagnamento al sonno, in modo che con la crescita non sviluppi un’associazione troppo forte con un particolare modo di addormentarsi. Possiamo, per esempio, fare in modo che a spasso si addormenti in fascia o nella carrozzina, che la sera si addormenti una volta con la poppata ed una volta con le carezze.
2. Far intervenire il papà. Potrebbe essere molto importante fare in modo che ogni tanto sia il papà a mettere a letto il piccolo, in modo da variare la modalità di addormentamento ed evitare che la mamma diventi l’unica persona in grado di conciliare il sonno al piccolo.
3. Staccare delicatamente il piccolo dal seno prima che si addormenti. È molto facile ed anche del tutto normale che un bimbo, specie nei primi mesi di vita, si addormenti mentre fa la sua poppata. E per lui e, spesso anche per la mamma, non c’è niente di più piacevole. Dormire e poppare è una delle associazioni che si instaurano più velocemente e frequentemente. Ci tengo a precisare che non si tratta di un vizio o di una “cattiva abitudine”, ma semplicemente di una modalità che potrebbe consolidarsi nel tempo. Se ci teniamo a variare i modi in cui il piccolo si addormenta possiamo ogni tanto provare a staccarlo delicatamente dal seno prima che cada in un sonno profondo (questo anche nei primi mesi di vita). Possiamo cullarlo dopo la poppata e poi provare a metterlo nel lettino.
4. Separare il momento della poppata da quello della nanna. Specie con i bambini più grandi, poppatori notturni instancabili, potrebbe essere d’aiuto distanziare il momento della poppata serale pre-addormentamento dal momento in cui si va a dormire. Questo significa provare ad anticipare la poppata di un quarto d’ora, mezz’ora e se fosse possibile scegliere un luogo diverso rispetto al letto e/o alla camera in cui si dorme.
5. Cullare il bambino senza farlo addormentare in braccio. Molti bambini imparano ad addormentarsi in braccio, cullati. Anche in questo caso, come per la poppata, potrebbe con il tempo instaurarsi un’associazione. Per aiutare il piccolo ad addormentarsi da solo senza aver bisogno di essere cullato possiamo provare a cullarlo fino a quando non è quasi addormentato per poi metterlo nel su lettino ancora cosciente.
6. Rispettare gradualità nei cambianti. Quando tentiamo di modificare un’abitudine o rompere un’associazione con il sonno è molto importante porsi in maniera calma, gentile e paziente. Il principio è rispettare i tempi del bambino sia considerando la fase di crescita, sia i passi che si compiono quotidianamente. Ogni bambino è a sé, così come lo è ogni periodo della sua crescita ed anche ogni genitore è fatto a suo modo. Consideriamo tutti i fattori che possono condizionare e favorire un cambiamento prima di porci obiettivi che rischino di essere poco realistici. Seguiamo la regola delle “due settimane di tempo” per provare ad attuare un cambiamento. Passato questo periodo tiriamo le somme, valutiamo ed eventualmente aggiustiamo il tiro!
Mia figlia 9 mesi si addormenta nella culla..da sola o deve tenermi la mano ma io o il papà dobbiamo stare vicino a lei altrimenti piange. La notte si sveglia 2/3 volte e per riaddormentarsi devo darle la mano.
Emanuele, 6 mesi, si addormenta cullato in braccio o passeggiando in braccio o a volte è capitato poppando.. Sempre intorno alle 21,massimo 22,ancora adesso.. Dormiva anche 6 ore di fila quindi si svegliava una volta per poppare.. Ho iniziato lo svezzamento da un mese circa,ed è qualche giorno che dopo essersi addormentato si sveglia 4/5 volte di seguito piangendo..a volte si consola solo con il seno.. E poi si sveglia quasi ogni ora.. In teoria sta mettendo i denti.. Ma se non fosse quello il motivo?
Ah dimenticavo, con il papà si addormenta ma molto di rado prima di andare a letto la sera
Grazie
Cristina, non è sempre facile individuare i motivi dei risvegli nei bambini. Sappiamo che esistono momenti della crescita che costituiscono dei “punti salienti” in cui il bambino, alle prese con le sue nuove conquiste, appare più attivo sia di giorno che di notte. Potrebbe essere che Emanuele stia vivendo uno di questo momenti. Inoltre altri fattori possono giocare il loro ruolo (abitudini, temperamento, aspetti di natura fisiologica e organica). Tra i vari tentativi che vengono compiuti per aiutare i bambini a riaddormentarsi facilmente durante la notte, uno dei più utilizzati è la poppata. E chiaramente non c’è niente di male in questo! Bisogna solo tenere presente che il bambino potrebbe in questo modo compiere un’associazione (sonno-allattamento) e aver bisogno di poppare quando la notte si sveglia per potersi riaddormentare.
buongiorno Dottoressa,
la mia bimba di un anno non ha mai avuto grandi problemi ad addormentarsi, negli ultimi mesi sono sempre stati sufficienti 10 minuti, in braccio e con il dito in bocca (il ciuccio non l’ha mai voluto!).
ha 2-3 risvegli a notte e con una breve poppata si riaddormenta subito.
e fin qui tutto bene.
il problema è emerso da un paio di settimane, quando sempre più frequentemente in almeno 1 dei risvegli (l’addormentamento serale invece è rimasto invariato, sia come modalità sia come facilità) la poppata non è più sufficiente e serve cullarla in braccio per anche un’ora (non piange, ma sta con gli occhi spalancati, piange non appena la rimetto giù nel lettino).
pensa possa essere una fase o ritiene sia necessario iniziare ad apportare qualche modifica ai nostri comportamenti?
grazie mille
Salve Luisa, potrebbe essere una fase così come una conseguenza di eventuali cambiamenti nelle routine o nei pisolini diurni per esempio. Il sonno può essere condizionato da una serie di fattori, anche minimi a volte. Provi a prestare attenzione se durante il giorno si è modificato qualcosa (ritmi, attivazione motoria generale, abitudini, alimentazione, ecc.). Se la situazione persiste mi contatti pure privatamente.
Nostro figlio 6 mesi, da un po di settimane si sveglia più spesso rispetto a prima. Si addormenta da solo nella culla oppure basta stargli vicino, ma quando si sveglia ha bisogno del ciuccio e richiama la nostra attenzione. Non piange ma se non andiamo non si addormenta anzi prende il ciuccio ci gioca e si gira be rigira. Cosa possiamo fare?
Maddalena, il piccolo che mi sembra già abbastanza autonomo rispetto al sonno, probabilmente ha bisogno del vostro aiuto quando perde il ciuccio…questione del tutto normale. Crescendo imparerà a rimetterselo da solo e probabilmente non necessiterà più del vostro intervento 🙂
Mio figlio Alfredo ha 20 mesi. Lui associa il sonno alla poppata infatti nei suoi risvegli notturni vuole il seno e se non basta lo devo cullare il braccio. Il problema è che oramai si sveglia almeno sette otto volte a notte e pure cullarlo in braccio si è fatto faticoso. Vorrei cambiare il modo in cui si addormentava ma non so come fare senza farlo piangere e disperare.
Annalisa sicuramente la situazione è proprio questa: il piccolo ha bisogno della poppata per riaddormentarsi. Per poter modificare la sua modalità di addormentamento dovremmo pianificare una strategia che tenga conto oltre che della sua età, delle sue abitudini e delle vostre familiari, delle sue preferenze, del suo temperamento e della vostra disponibilità al cambiamento. Sentiamoci privatamente adriana.saba30@gmail.com
Salve, mia figlia di due mesi dorme solo in braccio sia di notte che di giorno, e si addormenta quasi unicamente al seno. Durante il giorno mi sono organizzata con una fascia in modo da poter avere le mani libere, mentre di notte dorme appoggiata sul mio petto. Ho tentato di modificare questa abitudine mettendola nella culla o nella navicella sia prima di addormentarsi che durante il
Sonno profondo, ma in entrambi i casi dopo pochi minuti si risvegliava terrorizzata e piangendo. In seguito a queste mie prove ha peraltro smesso di dormire passando tre giorni di enorme irrequietezza e pianti disperati, in cui ogni tentativo di dormire si risolveva in soli 10-15 minuti di sonno seguiti da un bruttissimo risveglio, come se avesse sviluppato diffidenza nei miei confronti temendo che la lasciassi nel passeggino o nella culla. Inoltre, mentre fino a due settimane fa durante le passeggiate dormiva beatamente fino a 3 ore nel passeggino, da quando uso la fascia non dorme più nel passeggino nemmeno quando usciamo. Devo aspettare che sia la bambina a maturare la necessità di un distacco quando sarà pronta, oppure devo attuare delle strategie per favorire questo distacco e cambiare le sue abitudini del sonno ? in quest’ultimo caso quali strategie consiglia ? grazie
Rossana, la bimba è piccola e a questa età è facile che non ci sia ancora una regolarizzazione rispetto al sonno. Mi spiego meglio: la bimba ha bisogno del contatto e della poppata per consolarsi ed addormentarsi un pò come succedeva nell’utero materno, dove il contatto era continuo così come l’apporto nutritivo attraverso il cordone ombelicale. Non tutti i bimbi seguono lo stesso percorso rispetto al sonno. Sicuramente una regolarizzazione spontanea ci sarà, ma alcuni miglioramenti per accompagnarla verso una maggiore continuità nel sonno si possono ottenere con gradualità e attraverso tentativi che siano in linea con i bisogni della piccola. Se vuole mi contatti privatamente così ne parliamo in modo più approfondito adriana.saba30@gmail.com
Buongiorno dottoressa, mia figlia di quasi 8 mesi ultimamente fa fatica ad addormentarsi la sera…È super energica e vuole sempre giocare urlando e ridendo anche se ha sonno.solo dopo la poppata di mezzanotte si addormenta.
Poi un’altra cosa non vuole mai stare da sola a giocare e quindi richiama l’attenzione piangendo e volendo stare sempre in braccio.
Come bisogna comportarsi? A volte la lascio piangere per non darle l’abitudine ma continua finché non ti sfinisce!
Grazie
Buongiorno Anna, un pò per l’età un pò per suo temperamento la piccola la sera potrebbe fare più fatica a congedarsi dall’ambiente intorno a lei. Per questo le direi che una routine costante e ben organizzata potrebbe esserle d’aiuto. Rispetto alla richiesta di vicinanza in genere i bambini hanno quasi sempre “la meglio” nelle “lotte” genitore-figlio. Perciò meglio evitare l’approccio “duro”. Piuttosto cercherei con gradualità di lasciarla fare da sola (esempio: i primi 10 minuti con mamma e poi gli ultimi 5 di gioco da sola e via via provando ad allungare questi ultimi tempi).
La mia bambina di 11 mesi non è mai stata molto dormigliona ma ultimamente sta dormendo sempre meno e non sappiamo come fare. È abituata ad addormentarsi dondolata sul passeggino e ogni sera prima di dormire fa una tragedia. Di solito va a letto verso le 22.00 ma alle 4 del mattino è già sveglia! E si contano sulle dita della mano le volte in cui riusciamo a riaddormentata… Anche durante il giorno non riposa moltissimo: fa due riposini di un’ora ciascuno…
Non so se in questo momento possa essere colpa della dentizione o uno scatto di crescita ma fra un po’ la bambina compie un anno e praticamente non ha mai dormito una notte intera! Sono veramente tanto stanca e non ho proprio di idea di come risolvere questa situazione
Buongiorno Elena, avrei bisogno di conoscere meglio la situazione della piccola (es. riposini, attività diurne, modalità di addormentamento, ciuccio si o no) per poterle dare qualche suggerimento. Mi contatti privatamente per un confronto adriana.saba30@gmail.com
Buongiorno dottoressa. Mia figlia ha 9 mesi e da quando è nata non siamo mai riusciti a farla dormire nella sua culla. Si addormenta solo se cullata o al seno per poi dormire nel lettone. Passo delle ore a cullarla quando il seno non le basta. Ha qualche consiglio da darmi per iniziare a farla addormentare da sola ?
Marina, potrebbe iniziare a fare tentativi con altre modalità, facendo intervenire eventualmente anche l’altro genitore se fosse presente. A questa età ci possono essere aspetti legati all’alimentazione e alla gestione del sonno diurno ad interferire con il sonno notturno. Eventualmente mi contatti in privato per un ulteriore chiarimento adriana.saba30@gmail.com
Buongiorno Dottoressa, le scrivo in merito alle modalità “inadeguate” di addormentamento. Mia figlia ha due anni e 3 mesi, si é sempre addormentata nel suo letto per poi venire nel letto di mamma e papà all’unico risveglio notturno. L’ho allattata fino ai 13 mesi e poi ha iniziato a prendere un biberon di latte per addormentarsi e un secondo per riaddormentarsi nella notte. Durante il risveglio notturno di un paio di mesi fa mi ha chiesto il latte ma ha voluto restare nel suo letto. Ora però si sveglia anche più di una volta, si siede sul letto e mi chiama, prende il latte in uno solo dei vari risvegli e per gli altri si riaddormenta accarezzandomi il viso. Vorrei toglierle almeno il biberon notturno per darle la possibilità di riaddormentarsi senza, un consiglio potrebbe essere quindi quello di darle il biberon serale mentre leggiamo sul divano il solito libro che le piace e poi provare a vedere se riesce ad addormentarsi a letto senza biberon? Magari spiegandole prima questo cambiamento..? Grazie infinite e un saluto cordiale
Assolutamente si! Considerata l’età della piccola, potrebbe essere in grado di addormentarsi senza biberon. Diventando più autonoma nell’addormentamento potrebbe riuscire a gestire più in autonomia i risvegli notturni. Ottenuto questo primo risultato proverei poi a diminuire la quantità del biberon notturno. Mi faccia sapere come va se vuole
Salve,il mio bimbo ha quasi 6 mesi e da quando aveva 4 mesi e mezzo ha iniziato ad avere 4/5 risvegli a notte ad intervalli di massimo 2-3 ore uno dall’altro ( quando va bene). Fino ai 3 mesi si è sempre addormentato mentre prendeva l’ultima poppata mentre dai 3 mesi abbiamo iniziato a dargli il biberon perché ci era stato consigliato il latte artificiale per farlo dormire più a lungo e infatti all’inizio era una pacchia e dormiva anche da mezzanotte alle 5 di mattina. Poi dai 4 mesi e mezzo tutto è cambiato. Ha iniziato a svegliarsi 4/5 volte a notte e ogni volta dobbiamo prenderlo su dal lettino e cullarlo o allattarlo perché da solo non si riaddormenta e urla come un pazzo se non lo prendiamo su, fino all’ultimo risveglio verso le 5 che per sfinimento finisce con noi che lo prendiamo nel lettone e io lo attacco al seno. Ormai ha quasi 6 mesi e iniziamo lo svezzamento. Come potrei aiutarlo a dormire più serenamente in modo che anche noi riusciamo a riposare di più?
Sara, per potervi dare un consiglio su come aiutarlo a dormire in maniera più continuativa dovrei conoscere meglio la vostra situazione. Mi contatti privatamente adriana.saba30@gmail.com
Buonasera dottoressa.
Mia figlia ha esattamente 1 anno e da piccola non ha mai avuto problemi legati al sonno ma sono un paio di mesi che invece di dormire un po di più dorme sempre meno. Lei fa sempre un riposino al mattino e uno durante il pomeriggio a meno che non siamo fuori casa.
La notte peró è diventato impossibile. Si addormenta sempre intorno alle 21.30 ma con il biberon per svegliarsi puntualmente all’1 alle 4 poi al mattino 6.30/7 se non addirittura piu volte durante la notte. Il problema è che prende sonno dinuovo solo e sempre con il biberon. Come posso toglierle questa abitudine?
salve Deborah, ci sono diversi modi per modificare questa abitudine. Potrebbe per esempio provare a diminuire ogni volta la quantità di latte presente nel biberon.
Buongiorno
Mio figlio 15 mesi non si addormenta se non tocco il ciuccio nel miele… così anche durante i risvegli notturni!
Voglio togliere questa brutta abitudine ma non so come fare per non farlo strillare giorni e giorni…
Mi può dare un consiglio?
La ringrazio
Martina
Martina, sicuramente qualche lacrimuccia dovrà versarla per togliere questa abitudine. Provi a diminuire la quantità di miele in modo da rendere la tettarella sempre meno dolce
Buonasera, purtroppo ho sempre fatto addormentare al seno mia figlia. Praticamente associa mangiare e sonno. E non si riaddormenta da sola né di notte né di giorno. Adesso ha 4 mesi e mezzo. Per tutta una serie di concause (un po’ la culla cosleeping, la stanchezza post cesareo, il fatto che ho un flusso di latte molto forte) mi ha fatto sempre comodo allattare da sdraiata e quando la mia bimba è in dormiveglia più rilassata. Inoltre lei ha sempre avuto un forte reflusso associato anche a vomito (ora molto più di rado) quando ha stomaco troppo pieno. Tutto ciò ha portato a poppate frequenti e brevi, associazione poppata/sonno, rifiuto a volte del seno destro che è quello che “spruzza” di più e non è lato culla.
Abbiamo una routine del sonno, anche se a volte impiego tanto a farla addormentare. Unica cosa positiva è che la notte fa unica tirata fino alle 7 del mattino, ma io non riesco a dormire bene perché vengo svegliata ogni ora, massimo due perché non riesce a riprendere sonno da sola. Già appena entra in fase risveglio a occhi chiusi mi reclama il seno, e per non disturbare mio marito che ha bisogno di riposo perché lavora o per stanchezza mia glielo do subito perché così si riaddormenta in breve tempo.
Se provo ad allungare le poppate e farle più consistenti vomita ancora. Ma la notte non è sempre fame mi usa come un ciuccio per rilassarsi. Il ciuccio non lo vuole, ho provato diversi tipi, come non vuole il biberon. Mio marito una volta riusciva a farla addormentare/riaddormentare ma ultimamente vuole solo me.
Anche il pomeriggio se fa il pisolino mi chiama ogni 30-60 minuti. Non riesco a fare nulla oltre che non riuscire a riposare.
Salve Erika, capisco molto bene la fatica. Ci sono diversi aspetti (reflusso, richiesta di contatto, ecc.) nella situazione che racconta che devono ancora maturare per regolarizzarsi. Ancora non possiamo fare molto per intervenire. A questa età è importante assecondare le richieste dei bambini ed eventualmente provare ogni tanto a diversificare per esempio le modalità e i luoghi dell’addormentamento. Aspettiamo ancora un pò e tra qualche mese mi aggiorni per farmi sapere come procede
Gentile dottoressa,
Bianca ha 13 mesi e mezzo.
Di giorno viene addormentata sul passeggino.
Di sera Si addormenta di sera verso le 21:30
/22 con un biberon di latte (300ml) in braccio a me o al papà che la culliamo sulla sedia a dondolo. Se proviamo a metterla nel lettino prima che sia crollata urla come un’aquila si mette in piedi e si risveglia del tutto. Poi si risveglia random verso mezzanotte o le tre o le sei. E per lei è come cose giorno. Essendo io incinta non ho la forza di riaddormentarla e la porto a letto con noi dove si riaddormenta (non le diamo latte la notte).
Pensa che la routine serale causi i risvegli notturni? Cosa possiamo fare per raggiungere una situazione di autonomia (addormentamento e gestione dei risvegli autonomi)? Il latte serale è nocivo?
Salve, Bianca potrebbe in effetti avere poca consapevolezza del suo addormentamento dato che avviene mentre beve il latte e in un posto diverso dal suo lettino dove poi viene messa a dormire. Oltre a questo si pone una questione legata alla fisiologia del sonno dei bambini che li predispone ai risvegli anche fino ai tre anni, seppur con modalità diverse. Detto ciò per rispondere alle sue domande dovrei avere un quadro più chiaro e approfondito della situazione. Eventualmente mi scriva in provato adriana.saba30@gmail.com
Buonasera Dottoressa. Mia figlia, di 2 mesi e mezzo, da circa un mese si addormenta esclusivamente attaccata al seno: dopo aver poppato, usa il seno come ciuccio e si addormenta. Nessun’altra soluzione (carezze, canzoncine, letture, ciuccio che non vuole assolutamente, cullarla, musica rilassante) riesce a farla addormentare; anzi, più “insistiamo” nel proporle soluzioni alternative, più lei si dispera. Vorrei che imparasse ad addormentarsi anche in altri modi, ma finora ogni tentativo è stato vano.
Salve Giulia, capisco la preoccupazione che la piccola non abbia altri modi per addormentarsi, però è ancora piccina e molti bambini in questa fase privilegiano una “modalità ad alto contatto” per calmarsi ed addormentarsi. Al momento è importante assecondare le richieste della piccola provando di tento in tanto ad offrirle modalità alternative per consolarsi ed addormentarsi, ma questi ultimi li viva più come tentativi piuttosto che come un obiettivo da raggiungere a tutti i costi 🙂
Buongiorno, il mio bimbo Stefano ha 5 mesi, allattato al seno si è sempre svegliato per poppare ogni 3ore anche la notte, tuttavia negli ultimi 10 giorni si sveglia molto più frequentemente, anche ogni 40min/1ora e solo con il seno si addormenta. Anche di giorno per riuscire a farlo dormire do il seno, tentando prima ciuccio/cullate e quant’altro ma poi le urla mi costringono a dare la poppata. La sera abbiamo iniziato con una routine: bagnetto, massaggio con olio e poppata, spesso bisogna cullarlo anche 2-3volte prima che prenda sonno (in questa fase interviene anche il papà). Tuttavia ora la notte vuole il seno per continuare a dormire e nonostante tutto a volte comincia a piangere ed inarcarsi. Come fare per cambiare abitudini?! Può servire introdurre ora un doudou, anche se ha 5mesi?
Salve Chiara, sicuramente il caldo contribuisce ad aumentare i risvegli e il bisogno di bere. Questo è anche un periodo in cui i piccoli iniziano ad essere più consapevoli di alcune modalità che vengono utilizzate per farli addormentare e a richiederle con più determinazione. Sicuramente può provare ad introdurre un doudou
Buongiorno dottoressa,
Nostro figlio sta per compiere 1 anno. Dopo un lungo periodo in cui è riuscito a dormire tutta la notte da solo, ha iniziato nell’ultimo mese a svegliarsi ripetutamente durante la notte… Delle volte basta un po’ d’acqua per farlo riaddormentate mentre altre è più difficile. Gli stanno uscendo uscendo 4 nuovi dentini, immaginiamo possano influire sul sonno, anche se di giorno non manifesta dolori particolari. Abbiamo notato anche difficoltà ad addormentarsi nonostante manifesti sonno. Spesso Impiega anche più di un ora per addormentarsi. Nel tempo che intercorre tra quando lo mettiamo a letto e nel momento nel quale si addormenta passa il tempo alzandosi, giocando con il ciuccio e a volte piangendo. Dobbiamo quindi lasciarlo giocare e muoversi o cercare in qualche modo di interrompere il gioco? Grazie per l’attenzione e buona giornata
Salve Alessandra, un primo motivo legato ai risvegli dell’ultimo periodo può essere il caldo. Oltre a questo il piccolo inizia ad essere più attento e interessato all’ambiente circostante ed allo stesso tempo più attivo a livello motorio, motivi per i quali in questa fase della crescita è più difficile mettere a nanna i bambini. Detto ciò potreste provare a lasciarlo fare per un pò, ma prima che si ecciti troppo attraverso il gioco dovreste cercare di aiutarlo a rilassarsi accompagnandolo così al sonno.
Buongiorno dottoressa,
nostro figlio Matteo ha poco più di 2 mesi e da 1 mese abbondante di notte richiede di essere allattato al seno circa ogni 2 ore.
Lo allatto da sdraiata e questa soluzione permette anche a me di riposare un po’ e non di continuare ad alzarmi e utilizzare altre posizioni.
Nonostante la posizione comunque, la fatica si fa sentire parecchio perchè è un continuo “infilargli” il seno in bocca quindi non si riesce a dormire molto bene (lui si addormenta con il capezzolo in bocca).
Dicevo circa ogni 2 ore perchè dopo circa 1,5 ore lui emette molti rumori nel sonno ma lo allatto solamente quando vedo che ha gli occhi aperti ed è “irrecuperabile”: di solito lo attacco quando vedo che sta iniziando a piangere anche se certe volte non riesco subito a calmarlo.
Ovviamente tutto questo poppare lo porta ogni tanto ad avere dei rigurgiti, ma la pediatra dice che anche se nelle ultime settimane mette circa 350g a settimana non ci sono problemi secondo lei di reflusso.
Da circa 10 giorni inoltre se mio marito cerca di sollevarlo per aiutarlo a scaricarsi lui inizia a piangere disperato e devo attaccarlo subito.
La mattina poi sembra “contento” di alzarsi come se fosse stufo di stare nel letto.
La sera cerchiamo di utilizzare questa routine: alle 19:30 di solito inizia il “magone serale”, nel senso che inizia a piangere in modo inconsolabile e difficilmente riusciamo a calmarlo cullandolo.
Lo lasciamo “sfogare” fino alle 20:30 e poi gli facciamo un bagnetto bello caldo e, dopo questo, lo mettiamo nel letto dove inizia subito la poppata, seguita dal sonno.
Inoltre anche durante il giorno sembra essere parecchio agitato e difficilmente riesce a fare riposini se non a metà giornata dove dorme anche 2-3 ore (in fascia o dopo la poppata).
Stiamo provando a dargli il ciuccio, ma al momento non ci stiamo riuscendo: non gli piace proprio!
Diciamo che ci piacerebbe porre un freno a questa situazione per permettermi di dormire di più. Secondo lei è troppo presto per cercare di cambiare le cose e dobbiamo metterci l’animo in pace e sopportare?
Meglio aspettare ancora qualche settimana per provare a spostarlo nel lettino o per provare con altre modalità di addormentamento?
Grazie mille e buona giornata.
Salve Camilla, il bimbo è ancora piccolo e a questa età è bene assecondare i suoi bisogni, come quello di poppare anche spesso e di stare a contatto. Questo non significa rassegnarsi a non riposare, ma trovare le strategie giuste per rispondere ai bisogni del bambino e nello stesso tempo avere la possibilità di recuperare e sentirsi più riposati. mi contatti in privato eventualmente adriana.saba30@gmail.com
Salve. La mia bimba per quanto riguarda il sonno ha ormai associato la poppata e nanna insieme. Attualmente nei sonnellini della giornata è il papà che la mette a dormire non con pochi pianti. A questo punto, se dovessi dividere la poppata dal sonno la sera all’ora di andare tutti a dormire, dovrebbe valere anche se dovesse piangere e sgolarsi? Oppure faccio insistere al papà?
Salve Marianna, intanto le chiedo che età ha la piccola. Rispetto alla disperazione direi di usare buon senso. Le proteste ci possono stare nel momento in cui si procede verso un cambiamento. Se queste si traducono in urli, disperazione e pianto ininterrotto direi che insistere potrebbe essere controproducente. Cerate di trovare la “giusta misura”
Buonasera Dottoressa.
Mia figlia ha 2 mesi e dieci giorni oggi. Da una settimana a questa parte ho notato i seguenti cambiamenti:
– si sveglia una volta in più rispetto al solito (faceva una dormita anche di 6 ore per un’unica poppata notturna)
– ha un sonno irrequieto: muove continuamente la testa a destra e a sinistra, e contemporaneamente alza le gambine. Succede anche appena mangiato e noto che non ha così un riposo sereno.
– è stata abituata ad addormentarsi cullata in braccio, ma da una settimana noto che dopo qualche minuto messa nel lettino si risveglia, nonostante sembri dormire serenamente.
Ergo, io mamma non dormo da giorni preoccupata per il suo sonno e vorrei cercare di abituarla ad addormentarsi direttamente in culla, così da evitare che si risvegli dopo qualche minuto.
Potrebbe essere uno scatto di crescita?
Ha qualche consiglio da darmi?
La ringrazio.
Chiara
Salve Chiara, si certo potrebbe essere uno scatto di crescita. Non mi sembra preoccupante la situazione. Ci sono molti motivi che portano i piccoli a svegliarsi, a muoversi nel sonno e a richiedere la presenza del genitore anche di notte, specie se così piccini. Ancora la bimba è piccola per parlare di “autonomia” nel sonno. Può fare sicuramente dei tentativi, ma non sarebbe realistico aspettarsi comportamenti che rimangano invariati specie su situazioni come il sonno
Buongiorno Dottoressa la contatto perché mi trovo in una situazione simile alla mamma Camilla che ha scritto recentemente.La mia bimba di un mese si addormenta al seno dopo aver poppato e appena cerco di metterla nella culla o carrozzina si sveglia.Giá quando provo a staccarla da me e ad appoggiarla comincia a muoversi e allungare le mano verso di me nel sonno.Appena la appoggio si sveglia e cerca di nuovo il seno. Ho provato in diversi modi, tenendo la mia mano sul suo petto, con ninnananne e cullandola ma si sveglia lo stesso.Di notte, quando proprio non riesco a lasciarla nella culla la metto nel lettone ma so che non è la migliore soluzione né per lei e neanche per me che vivo nel terrore che le succeda qualcosa.Di giorno finisce per dormire fra le mie braccia e io non riesco a fare nulla e di notte non dormo.Mi basterebbe che riuscisse a dormire almeno 2/3 ore tra una pappa e l’altra e soprattutto nella sua culla.Ha qualche suggerimento da darmi? grazie
Laura, la risposta data a Camilla vale un pò anche per la sua situazione. Comprendo la stanchezza e la necessità di riposare ma quando sono così piccini hanno veramente bisogno di contatto. Consideri che la piccola nella pancia della mamma era costantemente a contatto e costantemente protetta. faccia i suoi tentativi ma consideri che le richieste della bimba sono del tutto “normali”. Si armi di fascia portabebè o marsupio ergonomico anche da usare in casa eventualmente 🙂
Buongiorno dottoressa, mia figlia Alice ha 3 mesi fatti il 19, purtroppo l’ho abituata ad addormentarsi cullandola e camminando per poi metterla nel suo lettino quando è addormentata, vorrei cambiare la modalità di addormentamento perché inizia a pesare e la mia schiena non ne può più!Come posso fare?altra cosa, negli ultimi giorni durante la giornata, dopo essersi addormentata in braccio, provo a metterla sulla navicella ma si sveglia dopo 5/10 minuti al massimo mentre prima riusciva a dormire per un’oretta se era addormentata bene, come posso fare? Grazie e buona giornata. Roberta
Salve Roberta, rendere un piccolo più autonomo nell’addormentamento è spesso il risultato di un percorso che i genitori compiono insieme al proprio bambino. Non esiste un unico suggerimento che vale per tutti. Se vuole considerare questa possibilità mi contatti privatamente adriana.saba30@gmail.com