“CAPRICCI” PER ANDARE A DORMIRE. COME GESTIRE L’ORA DELLA NANNA SENZA DRAMMI

capricci per andare a dormire

 

Il momento di andare a dormire può diventare un vero e proprio braccio di ferro tra genitore e figlio. Il piccolo le prova tutte per cercare di rimanere in piedi!

Il punto di vista del genitore spesso è: mio figlio sta facendo un capriccio, l’ennesimo capriccio della giornata!

Il punto di vista del figlio invece qual è?

Cerchiamo di comprendere quali possono essere le ragioni del nostro piccolo, proviamo ad indossare i suoi panni.

La domanda da porsi è: come mai mio figlio non vuole andare a dormire? Proviamo a dare alcune risposte:

  1. ha scoperto quanto è interessante l’ambiente che lo circonda. Giocare è una vera passione e separarsi dalle sue attività è davvero faticoso.
  2. Ha un temperamento vivace ed è molto curioso, sembra proprio che dormire per lui sia una perdita di tempo. Quante cose potrebbe fare invece di andare a nanna, quante nuove scoperte!
  3. Il papà o la mamma vanno a letto più tardi. Potrebbe aver voglia di comportarsi come loro. D’altra parte come può capire che gli adulti hanno ritmi differenti dai bambini?
  4. Forse gli pesa dedicarsi alla preparazione che precede la messa a letto: lavaggio dei dentini, pigiama, ecc. Che fatica!!!
  5. Potrebbe non aver voglia di separarsi dai genitori, in fondo la notte è un momento di distacco dalle figure care e ci si ritrova da soli, specie se il bambino non condivide il sonno con i genitori.
  6. La notte è buia ed il buio fa paura! Il piccolo che ormai ascolta storie di dragoni e mostri potrebbe pensare di incontrane uno proprio mentre dorme!!!

Mettendoci nei panni del bambino è chiaro che le sue motivazioni appaiono del tutto comprensibili e a questo punto la parola “capriccio” è di poco senso. Ovviamente ciò non significa dare spazio ai desideri notturni del bambino dicendogli “ok piccolo, allora decidi tu liberamente come e quando andare a dormire”. Sarebbe chiaramente irragionevole.

Perciò cosa possiamo fare per accompagnare il nostro cucciolo al momento della nanna in modo più sereno e tranquillo? Ecco alcuni consigli!

  1. Creiamo le condizioni ambientali adatte al momento della preparazione per la messa a letto, ossia riduciamo gli stimoli e proponiamo dopo la cena attività più tranquille e meno movimentate. Sarebbe opportuno aiutare il bambino a sistemare le sue cose già prima della cena in modo che subito dopo si ritrovi in un ambiente ordinato e meno stimolante.
  2. Adottiamo un rituale che accompagni il bambino al momento della nanna, ossia una serie di azioni più o meno sempre uguali che rendano prevedibile ciò che accadrà e che siano allo stesso tempo piacevoli (lettura di un libro, ninna nanna, ecc.)
  3. Anticipiamo al bambino che quello sarà l’ultimo gioco, finito il quale ci si preparerà per andare a nanna.
  4. Proponiamo al piccolo di mettere a dormire i suoi giochi più cari, dicendogli che anche loro riposeranno per essere pronti a giocare di nuovo insieme il giorno dopo.
  5. Suggeriamo al bambino di congedarsi dai giochi e dalle persone augurandogli una buona notte.
  6. Compiamo le azioni di preparazione alla messa a letto insieme al bambino (lavarsi i denti, mettersi il pigiama, ecc.), oppure incoraggiamolo ad insegnare al suo pupazzo preferito a lavarsi i denti e a mettersi il pigiama; i bambini amano mostrare ciò che sanno fare e insegnarlo a loro volta a qualcuno!
  7. Passiamo del tempo con il piccolo durante la giornata. Questo è un ottimo modo per farlo sentire “sazio” della presenza di mamma e papà quando la sera dovrà necessariamente congedarsi da loro. I bambini hanno bisogno di stare insieme ai genitori e il distacco sarà meno duro se si sentiranno appagati su questo fronte. Del resto anche noi adulti ci teniamo a passare un po’ di tempo con il nostro partner, se per tutta la giornata non l’abbiamo visto.
  8. Armiamoci di lucette e “scacciamostri” per far sentire il piccolo sicuro nel suo letto ed eventualmente nella propria camera. Specie intorno ai tre anni arriva la paura del buio, dei mostri e delle streghe. Possiamo fare un check della stanza insieme a lui, prima di andare a dormire, assicurandoci che mostri e streghe non si siano nascosti sotto il letto o dentro l’armadio.
  9. Poniamo limiti alle richieste del piccolo prima di andare a dormire, questo significa accordarsi sull’ultimo libro da leggere o sull’ultimo sorso d’acqua. I limiti creano contenimento e aiutano il piccolo a sentire che esistono confini e a non perdersi in un oceano di richieste e desideri da soddisfare!

Cosa ne pensi? Se hai messo a punto altre strategie per accompagnare il tuo piccolo al momento della nanna lascia un commento qui sotto, sarò felice di aggiungerle alle altre!