IL METODO PER LA NANNA DI TRACY HOGG

 

Parliamo ancora dei metodi per fare la nanna. In questo articolo presenterò un metodo che ha suscitato un grande interesse sia tra i genitori sia tra i professionisti che si occupano di sonno dei bambini. È il metodo di Tracy Hogg conosciuto anche come pick up/put down, ossia tira su/ metti giù.

Chi non conosce Tracy Hogg avrà sicuramente sentito parlare del suo famoso libro “il linguaggio segreto dei neonati” molto letto ed anche apprezzato da tantissimi neogenitori. Il libro vanta una ricca descrizione del linguaggio corporeo dei neonati ed un altrettanto ricco bagaglio di suggerimenti e consigli pratici su cosa fare in innumerevoli situazioni, dal pianto al sonno.

Ma veniamo alla questione del sonno dei bambini e al metodo da lei proposto!

Tracy Hogg propone un metodo per insegnare al bambino ad addormentarsi e riaddormentarsi da solo nel suo lettino.

Ecco i passi da lei previsti:

  1. Stabilire una routine serale uguale ogni giorno che si ripeta prima della messa a letto. L’autrice nel sostenere l’importanza della ruotine considera la necessità di inserirla anche di giorno, prima dei sonnellini diurni, ovviamente con qualche differenza rispetto alla sera.
  2. Mettere il bambino nel suo lettino quando è ancora sveglio. Se il bambino dovesse iniziare a piangere, cosa molto probabile se non fosse abituato ad addormentarsi da solo, Tracy Hogg propone di tirarlo su e di aiutarlo a calmarsi senza utilizzare le solite modalità, come cullarlo o allattarlo. L’autrice suggerisce di dare al bambino leggere pacche ritmate sulla schiena se il bambino è piccolo, mentre se ha più di sei mesi consiglia di tranquillizzarlo attraverso la propria voce, per esempio sussurrandogli brevi paroline come “sh sh sh” vicino al suo orecchio.  Con i più grandetti propone di usare frasi come “va tutto bene. Mamma (o papà) è qui per insegnarti ad addormentarti da solo“. L’idea è che il genitore debba comunicare con decisione e sicurezza ciò che si desidera fare, ossia aiutare il piccolo ad addormentarsi da solo.
  3. Rimetterlo nel suo lettino non appena smette di piangere. Non appena il bambino ha smesso di piangere Tracy Hogg suggerisce di rimetterlo nel suo lettino.
  4. Continuare con il tira su/metti giù fino a quando il bambino non rimane sdraiato nel suo lettino senza piangere e si addormenta. La strategia proposta è pertanto quella di continuare nel tirare su il bambino se piange, aiutarlo a calmarsi in braccio senza farlo addormentare e rimetterlo giù nel suo lettino tante volte quante sono necessarie per farlo addormentare.

Secondo l’autrice con questo metodo nel giro di pochi giorni il bambino imparerà ad addormentarsi da solo.

Ed ora veniamo alle OSSERVAZIONI 

Premetto che le seguenti osservazioni riguardano solo ciò che l’autrice suggerisce rispetto al sonno. Il resto della sua teoria la lascio commentare a voi rimandandovi alla lettura del libro “il linguaggio segreto dei neonati”… se foste eventualmente interessati a questo argomento 😉

  • prima osservazione. Nonostante il metodo non preveda di lasciare il bambino in lacrime da solo nel suo lettino come il metodo Estivill, credo esponga comunque il piccolo a numerosi periodi di pianto e perciò ad un notevole stress per niente utile al bambino…anzi!!
  • seconda osservazione. Il bambino potrebbe arrivare a vivere con angoscia il momento della messa a letto, associando il lettino al pianto, cosa che, molto probabilmente, anzichè favorire un positivo rapporto del bambino con il suo lettino lo ostacolerebbe.
  • terza osservazione. Partendo dal presupposto che ogni bambino è a sé, così come ogni situazione familiare, credo che un metodo dai ritmi così serrati risulti molto rigido e forse non adatto a tutti, genitori compresi!
  • quarta osservazione. Molti genitori che hanno provato ad utilizzare questo metodo riferiscono un’esperienza che è solo di “tirare su” dato che il bambino, spesso, inizia a piangere non appena si fa cenno di volerlo rimettere nel suo lettino. Inoltre per i bambini più grandi, che già si tirano su da soli, il metodo si trasformerebbe solo in un “metti giù”! Sai che divertimento per il piccolo che si sta esercitando nelle sue competenze motorie!!!
  • quinta osservazione. La mia ultima osservazione riguarda il vissuto dei genitori. Credo che questo metodo oltre ad essere molto impegnativo metta a dura prova anche la persona più paziente. I genitori che l’hanno utilizzato riferiscono di aver ripetuto la sequenza del tirare su e mettere giù perfino 100 volte!!

 

Se il metodo di Tracy Hogg non ti convince e sei alla ricerca di una soluzione che aiuti te e il tuo bambino a trascorrere notti serene contattami compilando il modulo sottostante, cercheremo insieme il modo migliore per affrontare la situazione!

 

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